Capo XI. nostri quel Ginnasio .* ebbero cura altresì di erigere un Seminario, di cui parla a dovizia distesa-mente il sopralawdato Corner F, n. Dal quale luogo abbiamo , che il Patriarca Giovanni Trevisan per Lettere di Pio IV, del 1563 , in conformità del Concilio di Trento eresse quel Seminarlo intra cldustra D. Cypriani , imponendo al Clero e Monache una mezza Decima per suo sostentamento. Nel ij8y, non pagandosi quella mezza decima , Gregorio XIII voleva, che venissero obbligati ancora per Censure : ma il prudente Prelato meglio giudicò assegnare un presbiteraro per ogni Chiesa, la quale ne avesse più di due, subito che egli vacasse . Ciò fu approvato da Sisto V , aggiunta ancora altra provisione , come' appar ivi dalla pag. il. Ma non sembra , che questo molto durasse . In fatti i Capitoli così niente contribuivano del suo, e quello solamente che doveva pas-are dal diaconato allo presbiterato, trovando questo devoluto al Seminario , doveva solo soggiacere al gravame. Neliy^ì, 16 Febbraro, il Patriarca Lorenzo Priuli donò parte degli orti suoi in Quin-taValle. per la fabbrica del Seminario, e ne confermò la donazione nel seguente anno 1593, 9 Marzo, Lib. R. Instrum. pag.43. Nel 1594 Papa Clemente Vili vi fece altre assegnazioni . Era poco prima vacato il Priorato della SS.Trinità vicino alla Vunta del sale, ovvero Dogana da mar, il quale apparteneva ai Cavalieri Teutonici. Coll’ approvazione del Papa , e facoltà di Massimiliano Re di Polonia allora Mastro di- quell' Ordine , i Rettori del Seminario lo acquistarono per 14 mila Ducati. Il Seminano dunque dopo ilif95 passò nelle stanze A a i di