zo& Liero Secondo. questa parte, avranno certamente fatti computare gli Acoliti in ragione dell’offizio esercitato, e non del grado che possedevano , onde poi fu agevole escluderli dal votare, massimamente entrandovi l’interesse de’ Capitolati. 30. Dei Zagbi. 1479) Io mi credo, che ogni savio intenditor delle cose riderà in quella violenta etimologia di questo vocabolo , che Ottavio Ferrarlo nelle sue origini della lingua Italiana produsse in mezzo. Insegna egli, che Zago Venetiis (Licitar arte minister & tcdituus. Per ciò deriva egli cotal nome dal greco Zacoros , che significa Antistite , Sacerdote , e Vate . In primo luogo doveva egli considerare essere quella voce del vernacolo Veneziano, e pe-, rò da non contarsi tra i vocaboli della lingua Italiana , de’ quali ne faceva propriamente egli le derivazioni . Poscia sebbene possa comportarsi 1’ ara minister, non è poi mica vero in alcun modo, che l’Edituo, cioè il Sagristano siasi unquemai appel-' lato, nè s’appelli tra noi Zago. Tanto poi è lungi , che sia vera quell’ etimologia , che anzi vedremo dato quel nome a tutti gli Ecclesiastici, tranne i Sacerdoti . Cerchiamo dunque più ragio-nevol derivazione. 1480) I Sacerdoti tra noi appellavansi ‘Presbiteri , Sacerdotes , e spesso ancora Clerici , soprattutto parlando nel numero del più . Ma quelli che non erano al sacerdozio promossi , sembrami che con termine generale fatailiarissimb a’ nostri Maggiori venissero detti Sagi, cioè Sdvj , e con idiotismo no-