C a p o XI. ir Clerico ; mors in olla , mors in ollis carnium, mors in ejusmodi deliciis: non modo quia secus introitimi deletìationis posita effe cognoscitur, sed ob id. maxime, quia conftat populi effe peccata qua? co-medis . Sumtus Ecclesiafticos gratis te habere re« putas? CANTANDO, ut ajunt, bona tibi provenire videntur : sed bonum erat magis fodere aut etiam mendicare. 1199) Aveva lo stesso Van Hspen scritto molto prima T. 2 , tit. 3 3 , n. 12, che cioè Decima principaliter ac primario Sacerdotibus spirituali a. mi-nifirantibus ex intentione fidelium eas offerentium , & Ecclesia eas exigentis sunt ordinata. Se dunque i nostri Titolati ricevevano le Decime e altre ob-blazioni , per le quali ancora fecero tanto strepito ; o debbono confessare, che in essi siano state ordinate con intenzione diversa , o debbono confessare che se in ragione del Titolo ricevevano le Decime, in ragione altresì del Titolo erano obbligati essi pure spirituali a minijlrarc. 1200 ) Ma rivolgiamoci ad altre considerazioni. Prima di tutto nell’antica Chiesa il ministero dei Sacerdoti non era già soltanto dire la Messa, che anzi pochi la diceveno, ed era forse meglio . Il cantare poi in Coro nei primi secoli era anzi ad essi vietato espressamente ; e S. Gregorio non lo permette se non ai Cherici e Suddiaconi. S. Ambrogio in Italia , e S. Agostino in Africa acconsentivano al canto, ma discordavano circa la qualità e modo , come nota il Tomassini , Toccava dunque ai Sacerdoti ascoltar .le Confessioni 1 istruire > predicare, amministrar i Sacramenti j in una parola ajutare il Vescovo nella cura dell Anime e~ rano