C A p o XI. 35 i le «lavasi la salda di amido candido, perchè restassero distese insieme e incartate, o increspate, come ancora siamo usati di fare nelle trine o merli delle Cotte, Rocchetti &c. Quelle increspature si dicono qui crispas & rugosas , e artificio elaboratiti. 1696) Trovasi nella Crusca Velia aia ninfale quella, che è succinta sotto le mammelle , e attraversata sotto l’ombilico; e nelVeneroni si trova J^.nfa, per Acqua rosa; TSSjnfadaro e TS^ifeo , per effeminato j Tonfarsi , per abbellirsi come le Ninfe o novelle spose 5 ninfeggiare, per camminar dolcemente, ed eziandio andar in portamento leggiadro, che oggidì diciamo marchiarla da cortesan, da Ganimede. Tutte queste voci mostrano quanto fosse usitata un tempo cotal espressione in Venezia. Mi nello stesso ritrovasi, Una fraise de toile a Venise, una c'ovatta o colla ina di tela a Venezia . Era poi la Crovata un Co lare alla Spagnola, che involgeva! due o tre volte intorno al collo , e poi aggrovigliate le sue estremità dalla parte an-teriore, dal collo pendevano sul petto, e si cac- I davano tra le vesti eziandio a tempo nostro. 1697) Lattuga propriamente appo i Toscani è quella gorgiera o collaretto di bisso increspato, che adornava il collo, e che i nostri propriamente appellavano 2^'»/ìz . Qui dunque camicia laftucatx sono quelle, che oggidì nominiamo cola bocchetta , ovvero colle trippette , cioè un lembo eminente , che sporge fuori dalle vesti dinanzi il petto, bianco , di bisso con salda, rimboccato o cucito all’ a-pertura della camicia , e portasi in vista eziandio dagli Ecclesiastici del nostro tempo , quando sono di quelli , i quali temono di non avere testimonj pub-