Capo XI. 135 d'missis in eis juxta Confiitutiones Patriarcha’.es in attis causa httjusmodi p oducias idone's subftitutis , & ab codini 111™ & R:m° D. Tatriarcha, sm ejus Vicario generai approbat's, ad idque jurismediis op-■porturis rogi & compelli debere , prò ut cogimus & 'compelumus, ac cogi & compelli mandamus , qua-rwcumque mandata desuper necessaria & opportuna in i; forma solita & constata de.ernntes & relaxantes . * Et ita dicimus &c. opini modo meliori ec. Lata ec. de luna 28 mensis Septembris 1592. Ita pronunciavi Ego Liuius Vassarus ^Auditor et Locumenens generalis, ac de'.egaUis Andreas .Alberti Curia pralibati ili:"" et R:’“' T^untii xApofl:' Venet. Concilide supra:'" Sententi a rogatus prascns illius exemp'.um ex originali IR extraBum in fidem subscripsi. 1388) Per illustrazione di questa famosa sen-- tenza noi riputiamo prezzo dell’ opera pubblicare eziandio le seguenti Lettere. 10 Ottobre, 1592. Lettera di M.rP:a Lorenzo Prudi al Card. Mattei; i ■ Uh”" e R:*’ Sig.e mio Colendi Dopo eh: la S. Congregazione ba fatto la risso'.u-zione nell’ articolo della Residenza di quelli, che ottengono Titoli benefiziali in quefle Chiese Collegiate, c rimesso a M.” T^unz'O ^ip.° 0 suo Auditore, che debba informare delle qualità concernenti il fatto; *•' è proceduto qua con Ogni diligenza, acciò il ser-UiZ'o di Dio nOn’patisse: ma perchè sono fiate promosse a.cune difficoltà da’ Trocwatori di quefio Clero, et prodotte mo. te Scritture, non si è potuto spe-! dire per molti mesi . Finalmente il Sig‘ Auditore suddetto, conforme la commissione della S. Congrega- I 4 ■zio-