¡6q Libro Secondo. e scongiura , che per utilità dei posteri sia conservato nell’ Archivio o Biblioteca del Capitolo. Può vedersi quanto di lui abbiamo detto cercando chi si dicessero Tresbyteri Ta vochi ales . II, ioii, segg. Da ciò vediamo quanta fosse la deplorabile ignoranza di quei Secoli , e maggiormente ce lo mostrano gli esempj registrati nella Cancellarla deila Cur. Cast, raccolti dallo Scomparin, alcuni de’qua-li abbiamo già portati di sopra al n. 1063 , segg. 1711) Dal i<5©$ fiho al 1610 non si vedono più riprovazioni di Piovani per 1’ ignoranza , mi prima e dopo parecchi ne occorrono, de’ quali non è qui uopo parlare. Della riprovazione del celebre Pantoso Piovano di S. Cassìano dovremmo dire distesamente a suo luogo. Qui solamente siami permesso rammemorare un Brev^di Clemente VIII, in data 23 Decembre, 1598, in tui commette la causa di P. Pietro Pecino eletto pio/ano di S. Stin, e riprovato nell’ esame, e che erasl appellato alla S. Sede secondo il costume ., perchè io lo credo consanguineo di altro nostro Piovano di S. Cassia-no, di cui vedasi il r:^ 1085. Molti più furono i Titolati riprovati, de’quali può vedersi il n. 1347, segg. ove dicemmo quanto antico sia l’uso del Catechismo Romano negli esami, sebbene consti, che ancora il Breviario usavasi , e che gli esaminati dovevano saper facere conftruBionem -, locchè vediamo dai nostri Esaminatori portato fino ad un’esattezza puerile . 1712) A tanto era montata l’ignoranza, che il sapere e lo studio nelle nostre Collegiate era di pregiudizio e danno. E’ celebre in S. Moisè il caso di P. Antonio Stella, uomo dotto j pici e rinoma-