4SI nel tenere quelle conversazioni fioritissime frequentate da nazionali e da forestieri i più cospicui per grado e per ingegno. Ambedue però fatte segno ad un celebre e famoso e-pigramma. Ben più illustri furono i nomi della Isabella Teotochi Albrizzi, e della Giustina Renier Michiel. Anche esse nei loro salotti, ultimi bagliori della vita Veneziana del settecento, accoglievano il fior fiore della società cittadina e d’ oltr’ alpe, ma si resero pure celebri affermandosi nella repubblica delle lettere, con scritti geniali ed eruditi, illustrando quella nei ritratti, gli amici, e descrivendo le opere dell’ immortale Canova, avendone da esso per gentile riconoscenza la testa di Elena con mirabil arte scolpita, e tramandando l’altra da figlia pietosa ai posteri, le memorie della patria estinta, colle sue feste Veneziane. Ma di più d’esse non dirò a-vendone a suffic^nza parlato in altro luogo, e cioè fra le scrittrici del sec. XIX. (l)Con questi nomi chiudiamo la serie delle donne vissute ai tempi della Repubblica Veneta, e qui riassumo la mia breve e modesta raccolta di notizie, (1) Della letteratura Veneziana nel secolo XIX Venezia, 1901.