143 mente narrate dagli storici e specialmente dal de Monacis nel libro decimo del suo Chronicon. Per le spese delle guerre che devevano i veneziani sostenere, e per la sistemazione e costruzione del molo del porto di Candia veniva dal Senato veneto imposta una tassa agli abitanti dell’isola. Per questi fatti gli isolani sobillati da un Giovanni Calergi, e i coloni veneti, volendo andarne esenti, si ribellarono. I coloni pretendevano, che non si dovevano far loro pagare nuove imposizioni, per vigore delle concessioni fatte ai loro maggiori, quando andarono ad abitar Creta. Il duca Leonardo Dandolo, e i consiglieri Giacomo Diedo e Stefano Gradenigo chiamati a se venti nobili il giorno 8 agosto 1363 comandarono che obbeddissero all’ ordine venuto ; ma in quel di stesso settanta nobili feudati si radunarono nella chiesa di S. Tito, e col mezzo di Marco Gradenigo, detto Spiritello, di Michele Falier, e Andrea Pantaleo, * fecero intendere al governo, che si dovesse intanto soprassedere, e spedire venti savii a Venezia, perchè dovessero esporre le loro ragioni, o che altrimenti si verrebbe alla rivolta. Uno dei consiglieri del duca s’espresse