124 abitatori di Candia, poco favorevolmente descritti dalla antichità, ed anche dal Petrarca nelle sue lettere, l’occupazione di Candia non dovea riuscire pacifica, ma solo era duopo si effettuasse mediante la forza. A ciò s’ aggiunga che i Genovesi inferociti pella fine fatta del loro Leone Vetrauio, maggiormente volsero nell’ animo, di agitar l’isola e toglierla ai Veneziani. Diffatti istigarono i suoi abitatori alla rivolta, e nel 1207 indussero il conte di Malta, Enrico Pescatore, uomo feroce come lo si disse, e provato ad ogni azione, coll’ accordargli soccorsi per mare, a condurre quasi tutta l’isola, in suo potere, e per garantirsene .la durata, fabbricava il Conte in luoghi diversi, quattordici Castelli. Ma ciò non bastava, che egli per quanto si asserisce, spediva perfino ambascia-tori al Papa Innocenzo III. per aver la nomina reale, ed il titolo di re di Candia, la quale inchiesta veniva rigettata dal Papa. Renier Zeno e Ruggero Premarino, di seguito ai successi del Pescatore dovettero abbandonare 1* isola e ritornare a Venezia. Ma lo Zeno ebbe l’ordiue dal Senato di ripartire per Candia a capo di potente flotta, e di numerose truppe colle quali ricuperava gran