alla mattina seguente per tempo, andò ai magistrati, per denunziare 1’ attentato ordito. Si osservò che questa denuncia di Filippo, fu allora una vera professione di fede verso la libertà, sibbene secondo il mio avviso, egli avrebbe meglio completata 1’ opera, facendo arrestare il Della Stufa, anziché consigliarlo a fuggire. Il ritorno dei Medici, dovea succedere due anni più tardi. Ne diede OQcasione l’incauto procedere del gonfaloniere Soderini, che avea assentito ai francesi di tenere un concilio a Pisa, per deporre il papa Giulio II. Mossi da questo pretesto, gli Spagnuoli entrarono in Toscana, e spalleggiati da costoro, i fautori dei Medici, li fecero ritornare, deposero il Soderini, che dovette abbandonare la città, e fecero nuovo gonfaloniere G. B. Ridolfi. Filippo in questo rivolgimento, dal governo del Soderini, era stato sospettato quale partigiano dei Medici, non solo ma era stato fatto custodire. Non si conosce quale fondamento avesse avuto il sospetto ; del resto si può dire che da quel tempo, e per un continuato quindicennio, la condotta di Filippo parve sempre favorevole ai Medici. Egli presenziò la coronazione di Leone X, egli fu creato Tesoriere Pontificio, egli fu spedito