8 Torna infine necessario lo studio della storia, se si vuol conoscere, quanto grande sia stato e sia il cammino della civiltà, e in special modo in quéll’ arte della politica o del governo, nella quale tante anormalità che nei decorsi secoli passavano, inosservate, o trovavano sanzione da una indulgente tolleranza, oggi giorno sarebbero d’ impossibile applicazione. Panni si possa senza esitazione affermare, che ben misere dovevano essere le lettere nel principio del medio evo, fra questi popoli di marinai e di mercanti rifugiati nella Venezia marittima : e se le tenebre furono allora fitte in Italia, non meno lo furono fra queste lagune. Difatti Bernardo Giustinian, lo storico, asserisce che per il corso delle cose veneziane, per questi anni passati da Attila a Narsete, non è sufficientemente conosciuto per alcuna memoria di Veneziani, i quali più intenti erano alle opere, che allo scrivere. E meglio dichiarava questo concetto il Cardinale Agostino Valier dicendo, che molto dopo il suo nascimento sorgeva a Venezia la inclinazione agli studii, mentre i primi abitatori furono più solleciti a piantar le radici della repubblica, propagarle col sangue loro, esercitare il coni-