6 mediante la laguna, essa, secondo osserva Ernesto Gerland, uon ebbe altro scopo che quello di spiegare la sua attività e le sue forze verso del mare ; estese il suo dominio sull’ Istria e nella Dalmazia, e temuta per i suoi vasti possessi nell’ oriente, al principio delle crociate era essa diventata una potenza commerciale di primo ordine. Passarono quasi dieci secoli, dalla sua origine, prima che Venezia pensasse ad estendere il suo dominio in Italia, finché s’ affermava anche in questa provincia, sulle rovine o colle spoglie dei Patriarchi d’ Aquile)a, degli Scaligeri, dei Carraresi, dei Polentani, dei Visconti. L’apogeo della grandezza di Venezia fu raggiunto sul cadere del 400, e al sorgere del 500 quando pareva volesse essa far valere la sua preponderanza in tutta Italia ; l’invidia dei principi italiani e di mezza Europa, armata a suo danno, troncò la trionfale ascesa del nome Veneto, mentre le nuove vie aperte al Commercio colle recenti scoperte marittime fecero perdere a Venezia il monopolio del traffico mondiale. Pure essa si mostrò ancora prudente e vigorosa, opponendosi con perseverante ostinazione al dilagare della potenza mussulmana contro della quale Ve-