317 nate le mura della rocca, fattele cadere in terra, e dati assalti in un medesimo tempo, non in una sola parte, ma in molte e con ciò il Savorgnano, proseguiva il T ron, ha rifiutato proposte grandi ed amplissime fattegli dal nemico, egli non chiede compensi dei pericoli, fatiche e (lanari suoi, rovinato il castello, e il muro antico fino alle fondamenta, distrutte le possessioni abbruciate le case, nelle quali egli medesimo vi pose il fuoco, per incomodare 1’ alloggiamento del nemico, egli che manteneva del suo ottocento soldati, senza che il pubblico ne facesse spesa alcuna. Egli chiede soccorso, ma vuole che non si precipiti nella deliberazione, ma che si maturi, contrapponendo il pubblico al privalo bene proprio. 11 Tron chiedeva quindi che si soccorresse il Savorgnano e si scrisse all’ Alviano che con fanti e cavalli da Padova e Treviso, andasse verso il Friuli e si avvicinasse ai passi d> Osoppo, di cui allora i tedeschi abbandoneranno l’impresa, e da quello sottendo il Savorgnano li sconfiggerà per cui libere da ogni sospetto da quella parte, le forze venete potranno difendere 1’ altra ; perchè è più sicuro aver da fare con le forze nemiche di-