90 geva il Rosso, che questi Cardinali, ritenevano argomento infallibile alla loro opinione un epigramma già copiato da una sala del palazzo di S. Giovanni Laterano, dove era dipinta l’istoria di Alessandro III e ricordata nel libro decimo degli Annali del doge Andrea Dandolo, Questo epigramma è già stampato, ma siccome v’ è qualche variante, cosi lo riporto come scritto dal Rosso. Cessil Alexander Venetis papa Beali Ec-clesiae Alarci, lerdas illc fui! : si t/uis in a-scensu doniini, cuni venerii illic confessus vere corde perpenilens. Vesper ulrumque lavai toluni quod inter utrumifue Chrislus, cum culpa poe-nac/ue nulla manet. Additar el rursus octavo tempore loto spetima (sic) peccati pars releva-lur et gratili multa Ecclesia, regalia multa du-catus, ampliai et decorai rebus et o/ficiis. j\am prófugas lutei in Venetis tantiem■ manifesti!s Regi Romano, pacificatus, abit. Concludevano poi tutti i Cardinali, secondo il Rosso, nell’ affermare che il tempo era incongruo e improprio, per ruminare i fatti da tanto tempo occorsi, i quali, anche quando la istoria di papa Alessandro III non fosse vera, la prescrizione di cento anni che