315 gua, ma si prese di non udirli, che più presto volevasi morire che coraponere. In questa sentenza tutti concorsero i difensori soldati e contadini e la pratica iniziata da una lettera di Nicolò Reuber capitano imperiale di Trieste, fu rotta. I nemici allora, rincalzarono le opere delle mine, e dopo molti tantativi, diedero 1111 nuovo generale assalto, per montare nel Castello, battendone i fianchi colle artiglierie ; ma anche questa volta vennero respinti, e 10 stesso capitano Cristoforo Frangipane, s’ ebbe una sassata sulla celata. Era urgente la necessità del soccorso da parte della Signoria, e ciò dimostrava in una eloquente arringa in Senato, Luca Tron. Diceva il Tron, che il valore del Savorgnano teneva divisi i due eserciti nemici Tedesco e Spagnuolo, e conservava a Venezia tutta la patria del Friuli. Dopo la grande rotta dell’ Olmo, data dagli Spaguuoli ai Veneziani presso Vicenza 11 7 ottobre 1513, dalla quale 1’ Alviano si potè salvare per miracolo colle reliquie del-l’esercito a Padova e Treviso, dall’una parte 1’ esercito spagnuolo era padrone delle campagne, e nell’ altra parte 1’ esercito Te-