102 I’ ambasciatore straordinario, prescriveva che nel negozio gravissimo dell’ elogio, esso dovesse richieder in ufficio proprio ed efficace alla Santità Sua, la remissione della prima iscrizione. II Cardinale Federico Cornaro patriarca di Venezia trovavasi a Roma, ed attendeva a spiegare la sua opera pacificatrice fra la Santa Sede e la Repubblica prima dell’ arrivo dell’ ambasciatore straordinario. Egli non a-veva ordini di fare istanza a nome della Repubblica, pure andava a partecipare alla Santa Sede V elezione dell’ ambasciatore, fatta per assecondare gli inviti replicati della medesima, per aver in Roma un soggetto col quale trattare, per l’Unione dei principi cristiani. Quanto alla iscrizióne, il Cardinale Cornaro 'Come da sè, esprimeva il parere che si dovesse rimettere l’antica, tanto più, chela Repubblica avendo acconsentito a spedire un suo ambasciatore, questo per la riputazione della sua Repubblica non doveva vedere la nuova iscrizione, bensì ripristinata 1’ antica ; ma il Cardinale Barberino fece sapere al Cornaro, che se* parlava con S. S. non trattasse del rimettere la prima iscrizione,