Fig. 231 -Il modellino, da poppavi a, dell'ultimo Bucintoro settecentesco al Museo Navale di Venezia. perfezione scienti:hca dell'architettura navale che Venezia raggiungeva nell'ul­timo periodo della sua millenaria indip~ndenza, e di cui restano testimonianze eloquenti dal lato tecnico e teorico; sia per quanto si sa delle ultime costru­zioni e degli ultimi studi compiuti nel suo Arsenale, sia attraverso modelli e documenti tra i più convincenti in fatto di marineria settecentesca. Potrebbe, tra l'altro, confermarlo la sorte toccata, senza dubbio anche per le perfette sue doti nautiche, ad uno di quei vascelli portati via dal Bonaparte a Venezia, dopo Campoformio, nel 1797, e mandati a T olone a rafforzare le squadre francesi. La quale sorte, connessa alle vicende estreme della Repub­blica e compiutasi oramai sotto un'altra bandiera, riguarda quella !regata ve­neziana da 44 pezzi, di cui resta anche al Louvre un bel modello dell' epoca (:hg. 236), che, ribattezzata col nome di "Muiron", a ricordo d~ll'aiutante di campo del Primo Console caduto ad Arcole, faceva parte della flotta che con­duceva Napoleone in Egitto. Fu anzi con tale nave che il Bonaparte riusciva