230 dei barbari, alzassero castelli attraverso il passo di Misurina, come pure al fondo della Valle di Ampezzo erigessero la rocca di Bo-testagno e quindi munissero il castello di Pieve, il quale fu mai sempre il centro e il cuore della difesa del popolo del Cadore. Questa regione venne nel 952 inclusa nella marca di Verona, che Ottone concesse ad Arrigo duca di Baviera, finché nell’ undicesimo secolo investi il Friuli al Patriarca d’ Aquileia, che nel 1077 ottenne da Enrico IV' la dignità di principe e il titolo di Duca del Friuli. E opinione che i patriarchi concedessero il Cadore a qualche altro signore, finché infeudato certo Alberto di Colla]to, questi partito per Terra Santa, lo lasciò in testamento a suo nipote Guecello da Camino. Fra gli opuscoli Fontaniniani esistenti alla Marciana leggonsi documenti già riprodotti dal Verci, poi dal Ciani, dai quali risulta che Folco marchese, nel 1155 investiva Guecellone da Camino e la contessa Sofia, del fondo del castello ili Pieve ; che quindi Staffardo investiva, lo stesso Guecellone nel-1' anno medesimo, di altre proprietà in Pieve e nel Comitato.