539 simo per la sua patria. Egli era informatissimo di tutto e tutto riferiva al governo. Supplicava di cambiare il piano della neutralità disarmata, uniformandosi invece a quanto si era fatto nelle passate guerre in Italia, (juando, soggiungeva il Giacomazzi, si rispettavano ancora il diritto delle genti ed i trattati, la qual cosa non era da attendersi dai francesi. In premio dei suoi suggerimenti, il Giacomazzi venne formalmente censurato dal governo. Ma finalmente i francesi uscirono dai loro confini nel 1793 ed occuparono la Savoia e Nizza. Rilevando la gravità del fatto, Francesco Pesaro, che era fra i Savii, sostenne in mezzo a loro la necessità di militari provvedimenti, ma combattuto da Zaccaria Valaresso, il suo voto non prevalse, e il Senato informato come vollero i Savii prese la massima della neutralità disarmata. Esaminando la condotta di Venezia, quantunque questa sostenesse che i suoi atti erano informati alla più completa e scrupolosa neutralità, pure nei risultati essa aveva giovato unicamente alla Fraucia. La sua inerzia rese vana una vigorosa resistenza in Italia, che sarebbe stata efficacissima, se alle forze del Piemonte e degli altri