concedevasi il passo alla condizione, che venisse pur in Italia, ina disarmato. Adontatosi Massimiliano per la ripulsa, concesse un mese di tempo per riflettere, minacciando rovine, e facendo intravedere che si sarebbe unito con altri, ai danni della Repubblica. In quel momento i francesi, col mezzo del Trivulzio e dello Chaumont, appoggiarono la condotta dei Veneziani, e Massimiliano volendo porre in esecuzione le sue minacce in sull’ aprirsi dell’ anno 1508, fece ammassare le sue genti al confine del Tirolo, coll’ intenzione di invadere il territorio veneziano. La Repubblica in tale frangente pensò alla propria difesa, e spedi a quelle parti Giorgio Cornaro col carico di Provveditore Generale del Friuli, e Bartolomeo Alviano con molte Milizie. Girolamo Savorgnano veniva preposto al Comando delle Cernide friulane. Ai 22 febbràjo calarono i tedeschi per il passo di Misurina, alla villa di Cortina d’Ampezzo, dove furono amichevolmente accolti da quegli abitanti, che dimenticarono per tal modo il patrio Cadore e Venezia ; nè ' più furono essi a questa ricongiunti, perchè Cortina d’Ampezzo, col Castello di Botestagno