114 ben lieto quando seppe il giorno appresso, che erano state rimesse le due parole che mancavano. Il 18 novembre il Cornaro recavasi alla udienza del papa, per ringraziarlo a nome della Repubblica Serenissima, perla dimostrazione spontanea di affetto, della quale non si sarebbe mai cancellata la memoria. Rispose il papa : Che aveva fatto tanto volentieri e con tanto gusto quello che aveva fatto, quanto qualsivoglia altra cosa, che potesse far mai in tutto il suo pontificato, perchè amava e stimava la Repubblica, e desiderava l’unione e la buona intelligenza con essa al pari di qualsiasi principe, anzi più di nessuno, perchè conosceva che questa unione fra essa e lui come capo della chiesa di Dio, più che con nessun altro principe, poteva risultare a benefizio non pur comune ma di tutta la Cristianità, e particolarmente dell’ Italia. Il papa soggiunse poi che egli non avea mai approvato o lodato la rimozione della iscrizione. Nel 26 novembre, il Cardinal Cornaro d’incarico della Repubblica andò a ringraziare il Pontefice, e a notificargli che era stato eletto Ambasciator straordinario Angelo Contarmi, affine di render pienissime Grazie a Sua Beatitudine, e che