540 stati italiani e dell’ Impero, si fossero aggiunte quelle della Repubblica, le cui flotte avrebbero, trovato un utile alleato nel naviglio inglese, Dopo la decapitazione di Luigi XVI, Venezia si limitò ad ordinare al suo ambasciatore a Parigi di ritirarsi a Londra, e nel marzo del 1793, riconobbe la Repubblica francese grondante tutta di sangue civile. Fu questo un atto di grave debolezza, che non ebbe a guadagnarle certamente le simpatie delle potenze, gravemente offese dal legale regicidio commesso a Parigi. Francesco Pesaro, una delle poche voci generose che si facessero udire in quella triste epoca, nella primavera del 1794, vedendo avanzarsi il pericolo della invasione, non arringò più fra i Sa vii, ma si rivolse direttamente al Senato, che persuaso dalle sue ragioni, votò alcune misure militari ; misure che restarono prive di effetto, in corso di esecuzione, per la malafede dei Savii fautori della neutralità disarmata. L’ anno appresso 1795, Venezia spediva a Parigi suo legato, Alvise Querini, in cambio del Lallement venuto a Venezia, sebbene questa non avesse prima voluto accogliere un Noel, riteuuto pericoloso e sovversivo. Nell’ anno stesso per compiacere alla