4tí-2 dal Paruta stesso narrato, che rimasti cioè soli 40 uomini alla difesa delle mura di Curzola, si vestirono d’abiti militari le donne, per far apparenza di maggior numero, e ciò salvò la terra, dall’ ultima rovina. Ricorderò da ultimo l’eroica condotta dimostrata dalle donne di Caudia, nella difesa della città, capitanate dalla moglie del maggior di Battaglia, Motta, che morì gloriosamente sul campo, illustrando cosi, dice Andrea Valier, il suo sesso con una morte virile. Queste alte e nobili dimostrazioni di personale abnegazione e di disprezzo del pericolo e della morte, per Venezia, Simbolo di fede e di libertà, si presentano ancora nei nostri spiriti degne di rispetto e di ammirazione. Che se queste donne gareggiavano cogli uomini nel valor militare, altre dimostravano in tempi calamitosi il loro cuore pietoso, sia per esempio col sovvenire ai poveri fuggiaschi dalla campagna di Treviso, quando gli Ungheresi aveano posto 1’ assedio a quella città, sia quando dopo la vittoria di Porto d’Anzio riportata da Vettore Pisani, il Fiaschi e gli equipaggi genovesi prigionieri, dalle compassionevoli donne venivano soccorsi ; nè ommetteremo infine