435 * Ja fabbrica della Zecca, sottoscritto da Jacopo Sansovino, ed esaminato dalla Gazzetta è detto in fine che le porte e finestre saranno fatte con quelle forme « et misura come si » convenirli al bisogno et sicurtà della Cecha ». Siamo da capo. Io confesso che una Zecca senza inferriate non la so concepire ; sarebbe come chi tenesse il proprio danaro in strada. Io sono pertanto convinto da queste citazioni che Zecca e inferriate sieno contemporanee ; del resto sta in nostro vantaggio che le inferriate erano al loro posto, e chi vuol dire che non vi siano state sempre, bisogna che lo provi. E finora queste prove .si sono ancora fatte attendere. Siamo sinceri. — Volevasi cambiar destinazione all’ edificio ? Ebbene ; doveast dire « queste inferriate non ci accomodano, e vadano alla buon’ora », ma non venir a trovar fuori cavilli, e induzioni senza solide basi, e stirare a proprio capriccio la storia e V intenzione dell’ architetto. Capisco che c,iò serve al adonestare la presente trasformazione, ma via, cari signori, siate più franchi ; pare quasi che abbiate rimorso del male che avete fatto. Meno poi è da venirsi fuori con quel-