fame alcuni ribelli s’arresero, e per ottenere clemenza dai vincitori loro consegnarono Francesco e Antonio Gradenigo, Teodorello Venier, Marco Avonale, che furono pubblicamente fatti morire. Sostennero ancora l’insurrezione i fratelli Calergi e Tito Venier. I veneti, continuarono a impadronirsi di terre e castelli e fecero prigioni Alessio Calergi e Zanachio Molino, che ebbero pure la stessa sorte dei loro Compagni. Finalmente gli ultimi ribelli si rifugiarono ad Anapoli terra fortissima specialmente pel sito. Giovanni e Giorgio Calergi, e Tito Venier si difesero disperatamente, ma furono presi e decapitati a Candia. Domata così e per sempre ogni rivoluzione, furono spediti da Venezia altri cinque provveditori ad imporre nuove leggi, e furono questi Giovanni Dandolo, Paolo Loredauo, Pietro Mocènigo, Giovanni Foscarini, e Taddeo Giustiniani. I provveditori, continuarono il sistema dei supplizi, delle confische e dei bandi ; ordinarono la demolizione di d'_'.e città Anapoli e Caoriti, che erano state sempre l’inacessi-bile rifugio dei ribelli, proibendo, pena la vita, di ivi fabbricar case e di andarvi ad abitare.