:t04 i danni che i Veneziani avevano recato non solo alla Santa Sede Apostolica, ma al Santo Romano Impero, alla casa d’ Austria, ai duchi ili Milano, ai re di Napoli e a molti altri principi, occupando e tirannicamente usurpando i loro beni, i-loro possedimenti, le loro città, e castella, come se cospirato avessero al male di tutti. Laonde si era trovato, non solo utile ed onorevole, ma necessario, di chiamare tutti ad una giusta vendetta per ¡spegnere come un incendio comune, la insaziabile cupidigia dei Veneziani, e la loro sete di dominio. Riconoscente la Repubblica verso Girolamo Savorgnano, per le imprese da lui operate, nella prima metà dell’ anno 1508, nell’ottobre dello stesso anno' esso veniva chiamato a far parte della Giunta del Senato, onore che non era mai toccato ai Savorgnani. Avuta nuova, delia conclusa lega, la Repubblica prendeva i necessarii provvedimenti per la propria difesa; ammassava truppe sotto gli ordini dell’ Alviano e del Pitigliano ; faceva scrìvere sui proprii stendardi, che essa pugnava per la defensio Itali*, e i snoi soldati alzavano il grido : Italia e libertà. Nel dicembre del 1508 il Savorgnano