201 propria patria, Venezia lo aveva fatto libero Signore, e ad onta di ciò aveva tentato di rapire a lei, il fiore della virginità. Nel 22 marzo il Cardinale Colonna recavasi a Genova, e si condusse in modo, che intromessosi Amedeo di Savoja colla sua mediazione, ottenne che venissero accettate le principali condizioni, dalle due parti belligeranti. La pace venne conclusa a Torino nel 1381. I Veneziani rinunziarouo ai loro diritti sulla Dalmazia dalla metà del Quaruero fino a Durazzo. Restituirono le terre da essi occupate al Re d’Ungheria specialmente Cattaro; così il Re restituì le terre occupate, eccetto Treviso che fu consegnato al Duca Leopoldo d’ Austria. Fu stabilita la reciproca restituzione dei prigionieri, riconosciuta l’autorità dei Veneziani sulle foci dei fiumi e che dovessero pagare un tributo di 1000 ducati. annui. Venezia cesse il distretto e la città di Treviso e il Comitato di Ceneda al Duca Leopoldo d’Austria che era stato combattuto dal Carrara, e ritennero per se Mestre, i piani della Livenza e Musestre. Il Senato fece la cessione di Treviso al Duca d’Austria, nella speranza di arrestare i progressi del Carrara, sebbene