153 mare, e il dal Verme per terra, partirono per P impresa di Candia. Comandava l’esercito dei ribelli assai numeroso, Francesco Muazzo ; il dal Verme attese 1’ attacco, a Stromboli, e i greci e i coloni vennero completamente disfatti ; altri si rifugiarono in città altri sui monti, e il dal Verme concesse il saccheggio dei sobborghi, ai suoi soldati. Al nove di maggio, dopo avvenuto il combattimento, Andrea Corner dalla Ca Granda, presentossi al generale di mare ed ai provveditori, offrendo le chiavi della città, chiedendo perdono e clemenza dal Senato. Entrato Luchino dal Verme con pochi soldati in città, impedì l’ingresso agli altri, avendo fatto chiudere le porte, chè gli altri volevano entrarvi per ragione delle prede. Il che fece sorgere una sedizione promossa da un Martino da Rimini e da Giovanni Visconti. Fu rialzato lo stendardo di S. Marco, i capi della sommossa militare furono fatti morire, e la sommossa fu spenta. La repressione della insurrezione dei coloni fu inesorabile e feroce. Paolo Quirini, rettore di Retimo fu decapitato. Tito Venier rettore della Canea, e Teodorello suo fratello,