180 del Museo Correr Codice Gradenigo LII., Beatrice partitasi dall’Ungheria, si ritirò nel castello d’Este, dove partorì Stefano, che allevato a Ferrara, nell’ età di 18 anni fu accusato di insidie, contro la vita dell’ avo Marchese, per impadronirsi di Ferrara. Stefano sotto il peso di tali accuse fuggì da Ferrara, e andò in Spagna dove trovò ricovero nella corte di Jacopo I. re d’Aragona suo cognato. Ritornato in Italia, venne fatto Governatore di Ravenna, dove sposò la figlia di Guglielmo Traversali, potentissima famiglia di quella città, ma mortagli la consorte ed una figlia che ne aveva avuta, si trasportò a Venezia, Stefano non aveva speranze di succedere al trono d’ Ungheria, preferiva perciò restare in Italia e specialmente a Venezia, dove passava gran parte del suo tempo. Esso frequentava, in questa illustre città la cospicua casa di Michele Morosini dimorante a S. Giuliano. Michele Morosini avea avuta, da una di Casa Cornaro, tre tìgli : Tomma-sina, Giovanni, e Albertino. Stefano s’invaghì della Tommasina, sulla quale circostanza così s’esprime la cronaca di Donato Contarini (Museo Correr) : tanto amava lo dito Signor Stefano la predetta madonna Tommasina, che