di ridurre i suoi navigli alle rive dell’Istria, e al rappresentante di Verona acquisti di biade pel mantenimento della popolazione ; eleggeva in fine il Senato, Giacomo Nani Provveditore alle lagune e lidi per la tranquillità e custodia della città. Il Nani, fino dall’ anno 1750, avea compilato uno studio per la difesa di Venezia, che restò sempre nei segreti delle pareti domestiche, e chs ora trovasi al museo civico di Padova. 11 Nani presidiò validamente i forti delle lagune, e organizzò una numerosa flottiglia, di galeotte, sciambecchi, cannoniere, obusiere e altri legni minori, che potevano sollecitamente recarsi a difendere, i punti minacciati. Di questa flottiglia fu dato il comando a Tommaso Condulmer, luogotenente del Nani, mentre numerosa squadra stazionava, in prossimità al porto, lasciando libera la via del mare. Mancava per la completa difesa, un punto fortificato sul margine della terraferma, e questo secondo pensava il Nani, doveva essere il principio fondamentale della difesa stessa. Questo principio egli l’aveva stabilito nella sua opera di 40 anni prima. Egli riteneva necessaria la difesa di quel