14 nali di Andrea Dandolo fino al 1388, e furono questi ultimi pubblicati da Rinaldo Fulin. Dell’ istesso trecento sono l’istoria veneta di Giacomo Caroldo, una cronaca di Nicolò Trevisan che da altri venne in seguito continuata fino al 1585, ed altre croniche anonime. Il quattrocento abbondò di Cronache, ma nessuna a detta del Foscarini, trattò con larghezza di cose veneziane, sebbene tali cronache avessero giovato agli storici futuri. Difatti, come osservava Eugenio Musatti, in generale le cronache riportavano brani di cronache anteriori, ai quali l’ultimo estensore aggiungeva la narrazione di fatti più recenti. Il quattrocento annovera inoltre tre scrittori non veneziani : Flavio Biondo da Porli, creato poi cittadino veneziano, morto nel 1408, che scrisse de orinine et gestis venelortim, più volte citato da Bernardo Giustiniano ; Daniele Chinazzo da Treviso morto nel 1419 che < escrisse la guerra fra i Genovesi e i Veneziani, e il Porcellio napoletano, che narrò le gesta di Giacomo Piccinino nella guerra fra i Veneti e Francesco Sforza duca di Milano. Un diario di Antonio Morosini, 1396-