378 trenta miglia. Non potranno entrare nei porti veneti se non nel caso di burrasca, e se mai dentro il limite suddetto di trenta migl ia esercitassero il corso, e prendessero qualche bastimento, saranno obbligati a restituirlo, e il capitano corsaro sarà severamente punito. Appena fu conclusa questa pace, la Re-pubbli^ volendo mostrare il suo aggradimento, e desiderando in pari tempo onorare l’inviato Tripolino, ordinava al capitano Marcantonio Bubich di ricondurlo alla sua città, assieme al console Veneto presso quella reggenza, conte Ballovich. Il capitano Bubich salpava da Venezia con due navi conserve, e con le due fregate Speranza e Costanza. Il suo arrivo a Tripoli, fu accolto in modo oltre dire festoso : il capitano ottenne immediatamente udienza dal Bey, furono tosto ricambiate le visite, elargiti da una parte e dall’ altra doni, pranzi, e rinfreschi, e furono tirati in gran copia spari di cannone. Sotto questi lietissimi aupicii, tutto dava a divedere stando alle apparenze, che sarebbero continuate chi sa per quanto lungo tempo ottime le relazioni fra Veneziani, e Tripolini.