389 dei legni, e specialmente quello denominato Libertà veneta eh’ era nel porto di Tripoli, e che diceva di consegnare al Console Veneto, ma che d’altronde era impossibilitato, a muoversi perchè senza equipaggio ; prometteva di punire i corsari al loro arrivo. Ritornando poi sul fatto di Zara, riteneva impossibile che la galeotta avesse preso in porto le armi contro due galere, circa poi ai 25 uomini uccisi in Zara, dichiarava che ne avrebbe fatto ammazzare altrettanti di Veneti, a meno che non si fossero pagati dalla Repubblica 10000 zecchini per testa. Il Senato stabiliva, a tutela del proprio onore e decoro, di non formare nemmeno risposta a silfotta lettera, ed addì 24 maggio 1766 a pienezza di suffragi deliberava: che sei tartane armate di genti delle Bocche di Cattaro, fossero aggiunte alle squadre pubbliche (queste tartane avevano alcune 70 altre 60 uomini di equipaggio cou 16 e rispettivamente con 12 cannoni e costavano 1500 e 1200 ducati al mese di noleggio) ; ordinava al console Ballovich, di ripetere le intimazioni, già altra volta fatte al Bey, partecipando allo stesso che i Veneziani, aveano risolto di porre in azione la propria