128 luogo alto e forte, munì il campo e vi eresse un castello. Guerreggiarono il Sanudo e il Tiepolo per parecchio tempo, senza mai venire a fatti decisivi ; Analmente i veneziani di nottetempo sorpresero con un colpo di mano la città di Candia, e se ne impadronirono, rendendo così frustranea la resistenza del Sanudo che dovette imbarcarsi, e ritornare alla sua isola di Nasso. Stefano Sanudo, e Diotisalvi da Bologna, che tenevano occupata la città di Candia vennero fatti prigioni, assieme a molti greci e ribelli latini. Ma bentosto sopravenne altra insurrezione originata da lieve fatto. Il comandante del castello di Bonripari Pietro Filacanevo, fece portar via alcuni cavalli del nobile isolano Giovanni Scordili, e i greci di Psiero, portarono di ciò querela al duca Paolo Queriui, e questi ordinò fossero restituiti i cavalli ; ma questo comando non essendo stato immediatamente eseguito dal Filacanevo, ciò servì di pretesto ad una nuova rivolta. La mossa venne iniziata dallo Scordili, e in gran parte l’isola fu sottratta ai veneziani. Il duca Paolo Querini, mandò Pietro Tonisto e Giovanni Gritti con truppe verso. Milopotaiuo, ma vennero tagliate a