459 nemici, lo fecero respingere e chiamare altro in sua vece. Che se adunque il Sagredo era uomo così in vista, per altissimi officii sostenuti, non è da supporsi che egli abbia registrato nella sua storia, cosa non vera ; e perciò non giova sfrondare, una credenza, sanzionata da parecchie generazioni, e che circonda di fulgida aureola di gloria il nome di una invitta giovinetta, martire della fede e dell’ onore, e celebrata in una bella tragedia del nostro Antonio Dall’ Acqua Giusti. Nè meno da rammentarsi sono i preclari esempii di valore civile, dati da quelle donne che pel nome di Venezia combatterono, quando nel 1438 Nicolò Piciuino assediava Brescia per ritornarla ai dominio di Filippo Maria Visconti. Furono desse, che validamente cooperarono alla sua difesa, col portar cibo ai combattenti, col medicare i feriti, col seppellire i morti, collo spiare i nemici, con riparare con argini e terrapieni, ai guasti fatti alle muraglie dalle artiglierie (Sabellico). La moglie di Cristoforo Donato Provveditore a Brescia incoraggiava quelle donne, e Braida Avogadro alla loro testa spingeva i fuggenti iuverso il nemico. Nè minor valor riscontriamo, nè minori