IH cariche del governo ; e sebbene gentiluomo, ma povero, avea rifiutati 100 annui ducati, offertigli da chi voleva vedere i suoi diarii e formare dei sommarii. Il Consiglio dei X accordava i diarii Sali udiani al Bembo, e assegnava una previsione di 150 ducati al Sanudo, che lasciava per testamento i suoi diarii alla Repubblica, la quale gelosamente li custodiva nella sua impenetrabile segreta. E noto come nel 1805 i diarii dovessero forzatamente emigrare per Vienna, restandone qui una copia, fatta estrarre da Francesco Dona ; ma nel 1800 gli originali tornarono a Venezia, e la copia andò a Vienna. Nel 1879 per merito della deputazione di storia patria si cominciò la coraggiosa opera della stampa di tutti i volumi Sanudiani, stampa che felicemente in questi giorni sta arrivando al suo termine. Inutile intrattenersi dei diarii Sanudiani, che ognuno sa che sebbene di forma trascurata, sono di sostanza massiccia. Nel periodo da essi descritto, la storia di Venezia e d’Italia appare narrata con evidenza di particolari e con ricchezza di documenti, che se il Sanudo non avesse copiati, forse sarebbero andati dispersi. Ma non compilò