232 Cadore, bensì vi mandavano podestà a reggere la terra ; e il Ciani assicura che niun straniero invase per ragioni di guerra il Cadore, sebbene i da Camino fossero sempre ingolfati in lotte coi confinanti tirannelli Guelfi e Ghibellini. Affermazione questa che non sembra esatta, se vere sono le cose che verremo esponendo. Non renderemo qui conto minutamente di siffatte guerre non essendo tale il nostro assunto. Consulti chi voglia soddisfar la brama di aver tali notizie il Verci, il Muratori, il Bonifazio e il Ciani stesso. Se entrassimo in questa narrazione, ci allontaneremmo troppo dal soggetto che non è la storia del Cadore uè dei loro signori, ma bensì, il prender nota delle vicende del castello omonimo. Troviamo adunque negli annali del Friuli del Manzano, che nel 1307 epoca ancora cuminese, il coute di Gorizia si recava alla conquista del Cadore. Conghietturasi che detto conte fosse di intesa con nizzardo figlio di Gerardo da ('amino il quale appunto coi conti di Gorizia e di Ottemburgo si avea messo in lega, onde far guerra al patriarca Ottobono dal quale