ma ciò che diede il vero fondamento alle libertà inglesi, si fu la magna charta, strappata dalla nobiltà, dal clero e dai liberi uomini del paese a Giovanni Senzaterra. Per questa, venne limitato il potere assoluto del governo, e la Nazione potè partecipare all’ amministrazione della cosa pubblica. Gettato questo seme, esso fruttificò nel-l’avvenire, fino a che nel secolo XIV, si giunse alla costituzione delle due Camere, che tuttavia perdura; nè i tentativi dei Tu-dor, di Elisabetta, degli Stuart valsero a scuotere quella istituzione, che fu causa della forza, e della prosperità del popolo inglese. Appoggiata poi la monarchia inglese sulle forze aristocratiche, sempre ricche di sapere e di influenza, e rinnovatesi ognora per nuove aggregazioni dovute a meriti personali, diede essa in appresso sempre più adito al-1’ elemento popolare. E perciò, ereditaria la Camera alta, attinse quella dei Comuni alla fonte viva del popolo, prima limitata a determinato censo, poi divenuta suffragio universale. Notiamo infine che anche negli ordini amministrativi nell’ Inghilterra corre la massima libertà, e