riacquistarlo alla Repubblica. Tornarono poi nel loro paese, e unitamente ai soldati spediti da Venezia sotto il comando di Leonardo Da Prato, sconfissero a Valesella un altro generale tedesco, l’Hainault, che per la Mauria si era addentrato in Cadore. Senonchè queste barbare masnade le une alle altre si succedevano, e Cesare mandava a capo di queste a funestare nel 1511 il Cadore, il Regendorf. Assalito Botestagno, il castellano Bollani ai venti di ottobre dopo una fiacca difesa di due giorni si arrese. I tedeschi vi posero a guardia un Giorgio di Zara che man-lava un prete di cui si tace il nome a Filippo Salaraon capitano del castello di Cadore, affinchè lo lunsigasse a rendersi vilmente all’ imperatore. Ma il Salamon adiratosi a questa proposta, cacciollo dalla sua presenza, minacciandolo di farlo impiccare. Colla perdita di Botestagno fu 1’ Ampezzano territorio onninamente divelto dal patrio Cadore ed allora fu come lo è tuttavia servo allo straniero. Il Regendorf procedendo nella sua marcia giungeva ai cinque di dicembre sotto la Rocca di Cadore, Il Salamon con forze appena sufficienti e vittuarie per cinque mesi, avvertendo essere imminente 1’ attacco degli imperiali avea chie-