•291 In caso di guerra contro Venezia, eccetto il Papa, l’Imperatore, e il Re d’Ungheria, la lega dovea proibire ai nemici dei Veneziani i porti, i fiumi e i luoghi marittimi e prestar aiuti e rinfrescameli ti alle sole genti del Comune di Venezia. Che se poi alcuno fosse venuto ai danni del Comune di Venezia a Mestre, Mostrino, Muse-stre e Ponte di Piave, sole terre che Venezia allora possedeva sul continente, i Signori del Friuli doveano accorrere in di lei ajuto, colle loro lancie. Pella inosservanza dei patti della lega venne stabilita una pena di 15 m. ducati d’oro. Per i meriti solenni, e pel favore accordato con questa lega alla Signoria di Venezia, Federico Savorgnano con parte 3 aprile 1385 del Maggior Consiglio di Venezia, uomo nobile, e ben disposto all’ onore del Veneto dominio, intimo e caro amico, venne chiamato a far parte coi figli suoi legittimi maschi e i figli maschi e legittimi discendenti da quelli, in perpetuo, del Maggior Consiglio. Ma tali favori, come si disse, doveano riuscire fatali a Federico. Nel Patriarcato era succeduto a Filippo d’ VleiiQon, Giovanni, di Moravia. Ora Federico non sospettando male, men-