308 cento cavalli gli bastava il core di affrontarne mille. Egli faceva rilevare l’importanza di 0-soppo, che se fosse caduto in mano dei nemici, questi si sarebbero impadroniti di tutto il Friuli sebbene in mano della Signoria. Stette egli ad Osoppo fino al giugno 1510, quindi essendosi i nemici ingrossati verso la Chiusa, si recò colà a snidameli. — Frattanto avveniva il clamoroso tradimento, di Antonio Savorgnano, cugino di Girolamo, il quale attratto dalle imperiali promesse ed in seguito a civili discordie, da esso promosse, passava alla parte di Massimiliano, e minacciava le terre del Friuli da Gorizia, ove aveva concentrate le sue genti. Girolamo Savorgnano, dichiarandosi fedelissimo alla Signoria, con tremila fanti e 50 cavalli leggeri era pronto alla difesa. Nella speranza che Girolamo, seguisse la stessa via del cugino, Massimiliano spedi un trombetto ad Osoppo, chiedendo il loco, ma Girolamo Savoì'gnan, rispose che non voleva seguire le vestigia esecrabili, e le perfidie dell’ aglietto di Casa Savorgnan, traditore che aveva venduta la patria e la propria libertà. Girolamo dichiarava aver deliberato con l’ajuto del Sommo Dio difender