192 con Alberto e Raimondo conti di Gorizia, e col Patriarca d’ Aquileja. La Repubblica invitò il Carrara, signore di Padova e vicario imperiale, ad unirsi con essa in lega; ma egli avvanzò pretese onerosissime, ed impossibli ad effettuarsi per cui era manifesto il suo modo equivoco di condursi. Re Ludovico scese in Italia; si impadroni di Conegliano, Ceueda, Asolo, Seravai le, 0-derzo, Noale Mestre. Nullaostante l1 esercito Ungherese, soffriva per mancanza di vettovaglie, e secondo l’ opinione di Raffaele (varesini, sarebbe esso partito, se Francesco da Carrara, non l’ avesse sovvenuto in tutti i modi ; da ciò nacque, quel tremendo seme dell’ odio dei Veneziani contro i Carrara, odio che divenne inestinguibile ed implacabile. Simultaneamente a questi fatti che si svolgevano in Italia, Zara, fu sorpresa dagli Ungheresi, e da essi occupata, e le altre città della Dalmazia seguirono le sorti della Capitale. Invano Paolo Loredan nel 135-1-55 andò ambasciatore a Carlo IV Imperatore, venuto ad incoronarsi in Italia per invitarlo a trattare la pace, oppure ottenere una tregua a questo fine. Cosi pure invano nel 1355 furo-