359 pure convenuto a Filippo Strozzi, il quale posto nella cittadella, prigione di Alessandro Vitelli lo divenne poi di don Giovanni de Luna, messo dell’imperatore, e vi stette chiuso tino alla sua morte che avvenne il 18 Dicembre 1538. Non tanto Carlo V mostrava odio e rancore contro Filippo Strozzi, quanto il duca Cosimo col suo ministro Cardinal Cibo. La rovina di Filippo fu la confessione fatta sotto i dolori della tortura da un Giuliano di Bellicozzo Gondi, amico intimo dello Strozzi, al quale si fè dire quello che si volle, e cioè che Lorenzino fosse stato in tacito accordo collo Strozzi, pella uccisione del duca Alessandro. La relazione di questo processo la si spedì a Carlo V, che fece cedere Filippo in mano del duca Cosimo. La domanda del duca per ottenere da Carlo V la facoltà di processare Filippo, è stampata in un opuscolo del Prof. L. A. Ferrai del 1880, sulla prigionia di Filippo Strozzi. Il duca avea dimandato a Carlo V, Filippo, perchè da esso si cavasse la verità, circa la morte del duca Alessandro, sulle rivelazioni del Gondi, sull’ impresa di Mon-temurlo, e circa un trattato di Vincenzo figlio