di altra stirpe continuarono le loro ribellioni contro i veneziani. Varda Calergi da Chissamo a capo dei ribelli espugnò Castel Seiino, e prese Ermolao Belegno colla moglie e figli che vi erano rinchiusi, e andossi a collocare a Siuriti. Era duca dell’ Isola Giovanni Corner dalla Ca granda, ed uno dei suoi consiglieri era Lorenzo Morosini. Il primo avviossi verso Pir-giotissa il secondo a Milopotamo con cinque cento cavalli e tremila fanti. All’ appressarsi delle forze venete, si impaurirono gli insorti, e consegnarono al duca, Nicolò Procasiridi, uno dei principali, che venne decapitato e portarono al duca il capo di Varda Calergi. L Morosini impadronivasi del Casale di Margarita e di Trasuna dove era il tìglio di Varda Calergi, che venne pure decapitato. Quindi il duca e i consiglieri entrarono vittoriosi a Candia, Alessio e Varda Calergi da Melipotamo, si portarono con fedeltà verso i Veneti, e contribuirono con efficacia alla repressione della rivolta. Ma era appena terminata questa sommossa, che nuovi tumulti furono provocati da Leone Calergi, che. furono capitanati da Costa Smeriglio', e dai suoi figliuoli, ma furono dessi vinti da