523 contro il Turco insediatosi nell’ antica Bisanzio. Fiaccata la potenza della Repubblica in Italia dalla micidiale lega di Cambray, Venezia comincia a declinare, ma il suo tramonto è ancora grandioso, e il valore veneto si mostrò al mondo cou Cipro e Candia strenuamente contrastate, e il Peloponeso sottomesso. Tale continuità di sublimi fatti doveva lentamente dissiparsi, ed i nipoti dei fortissimi antenati, non poterono annoverare nella fine del settecento che le sole imprese di Angelo Emo l’ultimo, come fu detto, dei Veneziani. Venezia, nel tempo della sua grandezza, diede prova che alla gloriosa e florida vita esteriore di una nazione, corrisponde di regola, un ben organizzato assetto politico nello interno. Il suo governo aristocratico, affermatosi come tale, specialmente dopo la riforma del Gradenigo, ne rafforzò solidissimamente la compagine politica. L’ordinamento aristocratico sottrasse Venezia dagli effetti della volubilità popolare, e insieme la garanti dalle cupidigie di regno da parte di cittadini ambiziosi.