3H0 candosi per ambasciatore di Tripoli presso la Corte di Vienna, e presso la Repubblica di Venezia, e annunciando il suo arrivo in quest’ ultima città nella forma da esso indicata, voleva a lui fosse consegnata la somma che la Repubblica doveva al Canton per la somministrazione dei sali. Tal pagamento invece doveva effettuarsi giusta il convenuto, col tramite del Console Veneto a Tripoli, direttamente presso il Bey, e difatti il Senato fece inviare il danaro, per la via regolare, senza curarsi della strana pretesa di Abduraman. Intanto il Valmarana faceva conoscere all’ ambasciatore tripolino che doveva interrompere ogni relazione e carteggio con lui, non essendo più rivestito di pubblico incarico, ed essendo severamente dalle leggi proibito il tenersi in rapporti, con rappresentanti di estere nazioni. Sulla persona di questo Abduraman, erano pessime le informazioni del Console Veneto, era dipinto quale un intrigante, e che forse avrebbe approfittato della ubbriacbezza del padrone per ottenere il pubblico incarico di cui andava fornito ; e raccomandava non fosse ammesso a pubblica udienza. Bisognò ad ogni modo dissimulare e far