un suo consiglière, uccisi. Fu grande la strage e morirono Pietro e Nicolò Corraro, tre di casa Abramo, quattro Gradenighi, due Fo-scari, Andrea Foscariui, Giovanni Tonisto, Nicolò e Giovanni Querini, due Falieri, un Gisi, un Zusto, un Pantaleo, Marco Tonisto, Nicolò Sezendelo, Angelo Muazzo, Giovanni Pasquasi, Giovanni Grimani, Marino Lucari, Nicolò Vido, e molti popolari. Il senato veneziano, non si perdette d'animo, e spedi nuovo duca a Caudia Marino Morosini, con forte nerbo di soldati ; entrato a Candia, cominciò a combattere i ribelli, il che pur fecero Pietro Zeno ad esso succeduto, e finalmente Marino Gradenigo altro duca, che li vinse, e costrinse i fratelli Cortazzi alla fuga. (1278). Uopo poco tempo, sorse una ribellione assai più potente che durò dal 1282 fino al 1299, e fu questa capitanata da Alessio Ca-lergi, cominciata sotto il duca Giacomo Dandolo. Il Calergi discendeva dalla casa del-l’Imperatore greco Foca, e fu dai veneziani chiamato bella opera, Calergi, perchè durante la ribellione dei Cortazzi, avea cooperato nel-1’ aj utare i veneti a fugare i ribelli. Comunque il contegno del Calergi avendo