Cappello presso Abduraraan, Insistendo sopratutto nel far risaltare che i Veneziani avevano agito per diritto di legittima difesa ; ed esigendo che il Bey scrivesse alla Repubblica promettendo l’osservanza dell’art. XXIII del trattato. Intanto Abduraman, partiva da Venezia per Livorno e veniva dalla splendidezza del governo gratificato di 500 zecchini ed altri 100 per la sua bassa famiglia. Ci teneva molto il Senato che fosse constatata la necessaria difesa da parte dei veneti, nel fatto di Zara, perchè oltre all’aver interessato a scrivere in questo senso l’ambasciatore tripolino, nella sua relazione fatta al Bey relazione che il Senato volle conoscere ed approvare ; si fece procurare col mezzo -del denaro un Ulani del Vice Cadi di tìlamoz, colla narrazione dell’ incidente della galeotta secondo lo stesso sentimento. Nè questo bastava. Fece pure estendere la narrazione dello stesso fatto da Mustafà Rais, e dalle undici persone superstiti dell’ equipaggio della galeotta, i quali documenti vennero a mezzo del console veneto Ballovich a Tripoli, recapitati al Bey.