dovette rinunziare al posto di Senatore e si recò a Padova per la mostra che colà si faceva delle milizie. Nel novembre si avviò a Vicenza, per toglierla dalle mani degli imperiali, e se ne impadroni ; questo fatto lo descrisse egli stesso, in una lettera al cognato Tron. Egli prima battè la terra colle artiglierie, e assaltò il Borgo Pusterla, dopo di chè concesse la resa ai tedeschi salve le vite con le loro robbe ; narra il Savorgnano delle diverse squadre degli uscenti che ascendevano a circa quattro migliaja d’armati, con numerosa turba di femmine, sguatteri, ed altra canaglia inutile. Non soddisfatto però della Carica di Collateral generale, il Savorgnano desiderava ritornare nel suo Friuli, dichiarando voler servire la Repubblica in altro modo, e rinunciava al posto di Collateral generale, e in vece sua fu nominato Battajon Battaja. Il Savorgnano stabili vasi nel suo Castello di Osoppo, posto ai piedi delle ultime diramazioni delle alpi, sopra un piccolo monte. In quel monte egli avea posti tutti i suoi pensieri, e per se dichiarava, che con