un fulmine, rinserrava ì talenti, paralizzava le buone intenzioni e il genio di coloro che avrebbero potuto servire efficacemente i-.Ha causa comune, e che invece si trovavano come istupiditi, senza forza di agire, non osando parlare, e timorosi persino di pensare, perchè sarebbe stato un enorme delitto, il proporre il sagrifizio del governo, per tentare di salvare la Repubblica e la Nazione. Pietro Mocenigo, nel suo trattato sopra lo stato dell’ uomo in società, nel 1784, interpretava il pensiero del governo e del suo ceto, proclamando come uno dei principali doveri dell’ uomo, il non abbracciare opinioni contrarie alle costituzioni politiche. Paolo Renier nel 1780 ha in vero salvato la Repubblica aristocratica, ma ha ucciso lo stato. Uno stato od una nazione può esistere all’infuori di una data costituzione, il cui mutamento deve informarsi alle idee ed ai bisogni del-l’epoca che lo Stato medesimo attraversa, altrimenti esso diventa un anacronismo. Il governo aristocratico, pur conscjo della propria debolezza, uon ebbe il coraggio di far mutazioni, e preferì l’inerzia. Paolo Re-uier proclamò la Debolezza e il viver precario del govèrno, e per rintuzzare le riforme dei